giovedì 7 maggio 2009

Mio padre essendo sarto, mi ritengo figlio d’arte. La linea del TAGLIO delle forbici costituisce l’essenza del lavoro, così come il tratto in disegno, o la pennellata in pittura. Poiché il pittore CREA da sé il colore, non mi dirò Pittore, se non di Carta. Bensì direttore d’orchestra. Antistilista. Scultore di nebbia. SERIAL KILLER.
(M.G. Taccuini)

venerdì 24 aprile 2009

"La tecnica utilizzata da Matteo Gesualdo per la creazione dei suoi Fotodipinti è tale da rendere le opere realizzate pezzi unici al mondo a tutti gli effetti, che non ammettono repliche, irripetibili, irriproducibili.
È una tecnica che si presta in modo eccellente alla personalizzazione di oggetti d’arredamento quali, ad esempio, tavoli da salotto, tavoli da gioco, arredo e porzioni della casa le cui superfici siano in grado di incarnare e di accogliere in sé, ricontestualizzandolo, il quadro da parete, come per renderlo più tangibile, complice della fisicità dello spettatore, in una dimensione aperta sia alla contemplazione che alla tentazione del tocco e della carezza.
Per offrire un esempio pratico di queste potenzialità è opportuno un accenno al progetto che Gesualdo ha riservato alla porta del suo studio, sull’intera superficie della quale apparirà, a progetto ultimato, la raffigurazione della Porta dell’Inferno: la porta diventerà quadro, il quadro diventerà porta. Porta reale e porta raffigurata avranno in comune la soglia, tanto che, a varcarla, si entrerà davvero nell’inferno del mondo pascalianamente inteso, se è vero che «tutti i mali dell’uomo derivano dal fatto che non se ne sta chiuso nella sua stanza.»
L’ipnotica, seducente policromia che caratterizza la produzione di Gesualdo offre spazio a figurazioni e ad astrazioni capaci di penetrarsi vicendevolmente anziché ritrarsi od ostacolarsi, attingendo al patrimonio inesauribile del Mito, del Mistero, del Sacro, del Sogno.
«Sirena incantatrice», «Morgana allo specchio», «Nel cuore della notte», «Leda e il Cigno», «Paesaggio fiabesco», «Zodiaco: Pesci», «Blue Red Fantasy», sono i sette biglietti da visita (sette come gli Arcangeli, le Note, i Giorni, i Peccati Capitali, le Vite dei Gatti) con i quali il Pittore di Carta si presenta al pubblico: sono il frutto di un lavoro lungo, paziente, da vero Artigiano più che da “semplice” artista."

(Paola Dresini Gucci, “Il pittore di carta”)

venerdì 17 aprile 2009

martedì 7 aprile 2009